Durante l'ultimo Tavolo della Trasparenza, ISPRA, ARPA Campania e Sogin, hanno presentato documenti video esplicativi riguardanti le loro attività, di seguito si dà accesso a quei documenti.
Cliccare sulle immagini per accedere ai relativi documenti
lunedì 29 luglio 2013
mercoledì 17 luglio 2013
Riapre il Tavolo della Trasparenza anche nel Lazio
Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (d.P.C.M.) del 14 Febbraio 2003 si dichiarò lo stato di emergenza nei territori sedi delle centrali nucleari in relazione all’attività di smaltimento dei rifiuti radioattivi.
Successivamente, con l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri (O.P.C.M.) n. 3267/2003 - “ Disposizioni urgenti in relazione all’attività di smaltimento, in condizioni di massima sicurezza, dei materiali radioattivi dislocati nelle centrali nucleari e nei siti di stoccaggio situati nei territori delle regioni Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio, Basilicata e Campania, nell’ambito delle iniziative da assumere a tutela dell’interesse essenziale della sicurezza dello Stato “ - il Presidente della SO.G.I.N. fu nominato Commissario Straordinario per la messa in sicurezza dei materiali nucleari in Italia.
Il Decreto Legge 14 Novembre 2003, n. 314, convertito, con modificazioni, nella Legge 24 Dicembre 2003, n. 368 “Disposizioni urgenti per la raccolta, lo smaltimento, lo stoccaggio, in condizioni di massima sicurezza, dei rifiuti radioattivi“, attribuì ad un Commissario straordinario, di nomina governativa, il compito di assumere tutte le iniziative per la sistemazione in sicurezza, presso un deposito nazionale da individuare, dei rifiuti radioattivi di III categoria L’O.P.C.M. n. 3355/2004 - “Ulteriori disposizioni urgenti in relazione all’attività di smaltimento, in condizioni di massima sicurezza, dei materiali radioattivi dislocati nelle centrali nucleari e nei siti di stoccaggio situati nei territori delle regioni Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Basilicata e Campania, nell’ambito delle iniziative da assumere a tutela dell’interesse essenziale della sicurezza dello Stato“- prorogò di fatto lo stato emergenziale per garantire la messa in sicurezza nucleare e fisica di detti rifiuti. In particolare l’art. 2 dell’OPCM 3355/04 stabilì che il Commissario delegato ex O.P.C.M. 3267/2003, nell’attuazione degli interventi di natura emergenziale, operava riferendo mensilmente alle Regioni interessate in ordine alle iniziative intraprese per il superamento dell’emergenza, nonché comunicando trimestralmente le iniziative ad un “ Tavolo “, da istituire presso le regioni Lazio, Basilicata, Campania, Piemonte ed Emilia Romagna, per garantire la massima trasparenza delle attività da svolgere e svolte.
Così come la Regione Campania dal 2011 ha ripreso i lavori del Tavolo della Trasparenza, ora anche la regione Lazio si dota nuovamente di tale istituto, infatti nella giornata di ieri il Consiglio Regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori ha approvato all'unanimità una mozione che impegna la Giunta ad operare in tal senso, ci informa di ciò l'Area informazione del Consiglio Regionale del Lazio
"La mozione, che riguarda le centrali del Garigliano e di Borgo Sabotino, è stata firmata da Cristiana Avenali, Rosa Giancola, Marta Bonafoni (Per il Lazio) e da Enrico Forte (Pd). Si tratta di siti importanti – si legge nella mozione – 'sotto il profilo ambientale ed è quindi opportuno rendere accessibili e note alla cittadinanza le informazioni sullo stato delle bonifiche, quelle sui tempi di riprocessamento delle scorie, quelle di rientro ai siti di produzione, così come quelle relative ai livelli di contaminazione delle aree di localizzazione degli impianti'.
Il tavolo dovrà riferire sui risultati al consiglio regionale entro il 28 febbraio 2014. L’assessore all’ambiente Fabio Refrigeri ha spiegato di essere d’accordo e di aver già pronta la delibera per istituire il tavolo della trasparenza".
mercoledì 10 luglio 2013
Tavolo della Trasparenza 9 luglio 2013
Novità di rilievo riguardanti lo smantellamento della ex
centrale del Garigliano non ve ne sono.
Ciò che è emerso dalla seduta di ieri è che l’Assessore
Romano, su richiesta di tutti i partecipanti al tavolo di marzo, ha preso
contatti con la Procura
della Repubblica di S. Maria Capua Vetere
per essere aggiornato sull’attività di indagine avviata all’inizio del
mese di dicembre del 2012; gli viene ufficialmente riferito che l’attività di
indagine non è stata avviata per motivi causali ma solamente per avere un
quadro della situazione che vede la
Sogin come azienda incaricata dello smantellamento della
centrale. Durante le indagini sono emerse alcune incongruenze per le quali è
stato chiesto il sequestro della trincea n. 1 sita all’interno dei terreni di
competenza della Sogin, si può immaginare che tale sequestro sia dovuto per l’effettuazione
di rilievi necessari ad appurare che i valori di monitoraggio effettuati dalla
Sogin siano rispondenti alla realtà, solamente dopo il dissequestro l’azienda
potrà avviare la bonifica che tra l’altro attende, oltre al collaudo per la
specifica destinazione del “D1”, ormai prossimo, anche l’arrivo dei macchinari
d’opera.
L’ISPRA,
l’Istituto per la Ricerca
e la Protezione Ambientale ,
con il quale la Sogin
si deve relazionare per ottenere permessi e autorizzazioni, in totale
autonomia, ha avviato un’attività di monitoraggio all’esterno del sito della centrale
chiedendo la collaborazione dell’ARPA Campania che con il dott. Mainolfi già da alcuni mesi sta effettuando un attento
monitoraggio, e per la prima volta anche dell’ARPA Lazio, tale
attività, denominata “Piano di Sorveglianza Ambientale” è stato approvato solo
recentemente, esattamente il 6 giugno 2013 ed è volto soprattutto a monitorare
entrambe le sponde del Garigliano e tutta la sua foce.
Grande entusiasmo porta invece la partecipazione ufficiale
al Tavolo di una delegazione della Giunta Zingaretti che, con l'Assessorato all’Ambiente
per il Lazio diretto da Fabio Refrigeri, presente al Tavolo con il suo capo
Segreteria Luigi Ferdinando Nazzaro, coadiuvato da due funzionari della Regione
Lazio, per la prima volta è presente al Tavolo campano. Nazzaro durante il suo
intervento, oltre a ringraziare per l’invito, manifesta il grande interesse per
le attività del Tavolo e riferisce di un già avviato lavoro per il ripristino
anche del Tavolo laziale che vede la propria regione coinvolta su più fronti
nucleari, compreso ovviamente lo smantellamento della centrale di Borgo
Sabotino.
Alla fine dell’intervento Romano ci informa di un incontro
ufficiale di delegazioni campane e laziali che avverrà nei prossimi giorni per
coordinare le rispettive attività in vista dei prossimi Tavoli.
L’Assessore Romano ha preso contatto con le prefetture di
Latina e di Caserta per essere aggiornato sui piani di sicurezza sui quali
relazionerà al prossimo incontro che, pur non sapendo ancora la data, già si sa
che si svolgerà a Sessa Aurunca, su richiesta, subito accordata, del Sindaco
Tommasino “Così saremo più vicini agli amici laziali”, afferma Romano, viste le attività di collaborazione previste.
Giuseppe Pietrantuono, presidente del Gruppo Sociale per S.
Castrese, presenta al dott. Iorio fotografie da lui scattate che ritraggono la
sommità della Sfera ricoperta dalle impalcature, dalla quale esce un denso fumo
bianco per il quale chiede spiegazioni. Il responsabile della Sogin spiega
essere il risultato dell’abrasione della superficie della sfera, propedeutica
ad una sua riverniciatura, spiega inoltre che il fumo è composto solamente da polvere
di vecchia verniciatura mista all’ossido del ferro di cui è composta la sfera
stessa e che tali polveri non hanno dato origine ad allarme di alcun genere.
Abbiamo chiesto la natura dei sorvoli fatti da un elicottero
proprio durante la manifestazione "Appia Pulita";
l’elicottero che volava già dalla mattina con un’apparecchiatura di colore
rosso appesa alla parte inferiore, ci è stato riferito svolgere attività di
monitoraggio e ricerca di metalli pesanti, attività coordinata dal Ministero
dell’Ambiente che nulla ha a che fare
con le attività della Sogin ne con il sequestro dei 400 metri di Appia.
Voglio ribadire che la partecipazione al Tavolo della Regione
Lazio nasce da un interesse mostrato dalla Giunta Zingaretti sin dal suo
insediamento e che nel suo Assessore alle Infrastrutture, Politiche abitative e Ambiente, Fabio Refrigeri, trova la giusta persona per prendere in mano
anche la situazione nucleare.
Cercando, lo stesso Refrigeri, informazioni sulla centrale e le attività di
smantellamento che lì si svolgono, tramite un funzionario da lui incaricato, nasce
una stretta collaborazione con il Comitato AG che porta appunto al nascente
coordinamento interregionale.
per il Comitato AG Massimo Penitenti
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