mercoledì 14 maggio 2014

Richiesto incontro con il Comandante Nicastro

Come sempre nel nostro stile, pubblichiamo la lettera inviata al Comandante della Capitaneria di Porto di Gaeta Cosimo Nicastro.
La lettera contiene la richiesta per un incontro volto a informare il Comandante su quanto stiamo riscontrando per quanto riguarda la scarico, il trasporto e lo stoccaggio del pet coke, situazione che riguarda un'area compresa tra Gaeta e Sessa Aurunca.
Ecco il perché di questa richiesta, la Capitaneria di Porto è l'autorità che abbiamo individuato che può darci una mano a capire cosa sta succedendo essendo l'unica istituzione che non  confini comunali, provinciali o regionali per quanto riguarda la sua possibilità di azione ed essendo l'attività da noi osservata transcomunale, transprovinciale e transregionale, chi più del Comandante Nicastro ci può aiutare?
Ecco il testo.
Alla cortese attenzione del Comandante la Capitaneria di Porto di Gaeta sig. COSIMO NICASTRO
OGGETTO: Richiesta incontro con la S.V.
Buongiorno, mi chiamo Massimo Penitenti e risiedo alla Via Monte Ducale, 33 in Minturno (Latina)
Sono un coordinatore del Comitato Antinucleare Garigliano e sono iscritto al Circolo “Petteruti” di Legambiente di Sessa Aurunca (Caserta).
Le scrivo per chiedere la possibilità di conferire con Lei per in merito a ciò che sta avvenendo in prossimità di un deposito di pet coke situato al km. 158, 400 di proprietà della “Interport”.
Dopo aver ricevuto molte segnalazioni riguardanti un evidente annerimento del tratto di Appia antistante il suddetto deposito mi sono  recato sul posto in quanto già da anni conoscevo questa situazione per verificare da vicino quanto grave potesse essere diventata la situazione. Da questi sopralluoghi si è avuta evidenza che, a causa di un’abbondante dispersione di questo materiale dagli automezzi provenienti dal porto di Gaeta, entrambe le cunette a lato carreggiata sono abbondantemente ricoperte da polveri nere.
Sul lato direzione Sessa vi è una cunetta e, immaginando che riversasse le acque direttamente nel fiume Garigliano, abbiamo cercato lo sbocco di tale canaletta che cammina lungo la linea ferroviaria e finisce in prossimità del ponte ferroviario, proprio vicino alla riva del fiume.
A causa, inoltre, di articoli a mezzo stampa e di esposti da noi presentati, di cui allego copia, il comune di Sessa Aurunca ha chiesto all’azienda di intervenire con immediatezza ad una bonifica dell’area inquinata.
Dopo alcuni giorni notiamo alcuni operai coprire con teloni in plastica entrambi i bordi stradali iniziando, senza preventive caratterizzazioni e carotaggi, a rimuovere lo strato superficiale di circa 50 m. di un tratto del bordo direz. Roma.
Chiediamo telefonicamente all’azienda gestrice di quel tratto d’Appia, l’ANAS, se il cantiere attivato è di loro competenza, ci viene risposto che nessun loro cantiere è attivo in quell’area quindi chiediamo l’intervento del comune di Sessa che interrompe i lavori.
Chiediamo di sapere dove è stato depositato il materiali sin lì raccolto senza venire a conoscenza del suo smaltimento finale fino a che, il giorno 12 maggio 2014, troviamo in un terreno adiacente al canale di cui sopra, abbondanti quantità di materiale che al tatto, alla vista e all’olfatto  si presentano decisamente somiglianti al pet coke, frammiste al terreno arato con l’evidente intento di occultarle, tenendo presente che vi sono evidenti tracce di veicoli per il movimento terra che hanno agito per riversare nel fiume parte del suddetto materiale.
Stavolta chiediamo l’intervento dei Carabinieri di Sessa Aurunca che dopo alcune ore di sopralluoghi mettono sotto sequestro alcune migliaia di metri quadri di fondo agricolo tutto prospiciente al Garigliano.
Sono anche disposto a fornirle copia del materiale video e fotografico di cui sono in possesso a supporto di quanto sin qui dichiarato.
Distinti saluti
Massimo Penitenti
Allegati: 
Esposto 29 marzo 2014
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