mercoledì 25 febbraio 2015

Tavolo Trasparenza Borgo Sabotino - 20 febbraio 2015

Il 19 dicembre 2014 è stata presesentata ufficialmente, presso il Palazzo della Regione Lazio a Roma, la nuova era del tavolo della Tasparenza per il decomissioning della ex centrale nucleare di Borgo Sabotino, la promessa fu che il primo vero Tavolo tecnico sarebbe stato organizzato al più presto.
Come da quando si è iniziato a  lavorare per l'istituzione del Tavolo, la segreteria dell'Ass. Fabio Refrigeri, nonstante i naturali rallentamenti burocratici, è riuscita a concretizzare il tutto in tempi abbastanza brevi.
Venerdì 20 febbraio 2014 la Sogin ospita l'incontro presso la sala conferenze della ex centrale di Borgo Sabotino.
A differenza dell'incontro di dicembre, questo è risultato molto partecipato, sia da chi doveva illustrare i lavori svolti e da svolgersi presso la centrale, sia da parte delle associazioni e degli amministratori invitati.
La Sogin ha iniziato la seduta con l'illustrazione da parte dell'ing. Severino Alfieri , responsabile per l'azienda del decommissioning diegli impianti nucleari presenti sul territorio nazionale, con il supporto di un power point che riportiamo qui sotto.





http://www.sogin.it/SiteAssets/uploads/2015/Tavolo%20della%20Trasparenza%20Febbraio%202015/Tavolo%20della%20Trasparenza%20Latina%20febbraio%202015%20IV.pdf
Cliccare sull'immagine per accedere al Power Point
Il dott. Riccardo Meocci dell'Istituto di controllo ISPRA ha mostrato con un Power Point, l'attività di controllo alla quale è sottoposta la Sogin, prima, durante e dopo ogni attività. (pubblicheremo il documento appena sarà reperibile).


Anche in questa occasione si è ribadito che tutte le attività di smantellamento produrranno materiale, sia ordinario che radioattivo: quello di terza categoria (alta radioattività, combustibile) e stato portato per essere ricondizionato, in Gran Bretagna; il materiale di prima e seconda categoria (bassa e media radioattività) viene messo in sicurezza in loco e nel D1 (deposito temporaneo) costruito nel sito della ex centrale verrà stoccato,  in attesa di essere trasferiro nel deposito definitivo nazionale ancora da costruirsi.
La Sogin è stata incaricata di individuare il sito per il deposito nazionale ma si conta anche sulla autocandidatura di qualche regione.
Il rientro del materiale condizionato che dovrebbe rientrare, per accordi precedentemente presi, entro il 2025, dai depositi francesi ed inglesi dove è stoccato ora; questo comunque è subordinato alla costruzione del deposito nazionale, per ora si prospetta l'idea di pagare ulteriormente il parcheggio di questi materiali nei siti attuali e ovviamente, sia i francesi che gli inglesi la fanno difficile per giocare sui canoni da sborsare da parte dell'Italia, se si prende però in considerazione che il combustibile viene estratto dal reattore quando ha esaurito solo il 5% delle sue potenzialità, a causa delle cariche isotopiche pericolose, quello mandato in Gran Bretagna e Francia, ha già prodotto un utile, infatti quanto estratto dalle nostre barre è diventato utile alla produzione di ulteriore combustibile (MOX) per quei Paesi, visto che a noi tornerà solo l'ultimo e definitivo scarto (pochi metri cubi) si potrebbe ipotizzare esaurita la nostra parte di quota per il parcheggio, o no? 
Questa è una delle eredità dell'epoca nucleare passata anche nel nostro Paese, bisogna comunque considerare, altresì, che un deposito nazionale è comunque utile in quanto scarti nucleari derivano anche da attivita industriali, agricole e medicali, però sia in dimensioni che in quanto a rischi, il tutto, è limitato a scorie di 1a e 2a categoria.


Era presente, per il Basso Lazio, Silvana Coletti per il Comitato AG, Davide Marciano per l'associazione "Odisseo" di Formia, Maurizio Scasella del Comitato per la Salute Pubblica di SS. Cosma e Damiano, Giuseppe Di Roberto dell'associazione "War on Dump" di Monte S. Giovanni Campano (Fr). Per  il circolo "Alfredo Petteruti" di Sessa Aurunca con Massimo Penitenti. Presenti, inoltre, Legambiente di Latina con Alessandro Loreti e il presidente laziale di Legambiente Roberto Scacchi.



Si ringrazia, per l'impegno profuso, l'ing. Eugenio Monaco, coordinatore del Tavolo della Trasparenza e tutto lo staff dell'Ass. Fabio Refrigeri