mercoledì 23 gennaio 2013

Comunicato Stampa 23 gennaio 2013



Il Comitato antinucleare Garigliano, in seguito al sopralluogo effettuato alla fine del mese di novembre 2012  dalla Guardia di Finanza di Mondragone, dal Centro Interforze Studi e Applicazioni Militari di Pisa e dal dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, su incarico del Sostituto Procuratore della repubblica Dott.ssa Giuliana Giuliano che ha aperto presso la Procura di Santa Maria Capua Vetere un fascicolo per disastro ambientale ed irregolarità in materia di sicurezza nucleare nei confronti della Sogin, chiede con sollecitudine che vengano divulgati i risultati delle analisi del materiale prelevato durante il sopralluogo e che vengano realizzate indagini epidemiologiche sulla popolazione unitamente a nuove e più approfondite analisi ambientali.
Come infatti segnalato dagli organi di stampa che si sono occupati della vicenda, alcuni di questi prelievi, risultati subito positivi ai misuratori di radioattività, sono stati effettuati in luoghi accessibili alla cittadinanza in prossimità degli sbocchi degli scarichi dell’impianto nucleare nel fiume Garigliano. Chiediamo quindi che venga fatta immediata chiarezza sulla reale pericolosità in termini di emissioni di radiazioni ionizzanti di tali luoghi e che,se considerati realmente rischiosi per la salute della popolazione,questi siti vengano messi prontamente in sicurezza ed interdetti alla popolazione.
Il Comitato antinucleare Garigliano sottolinea inoltre che più volte negli ultimi anni, e anche più recentemente attraverso il Tavolo della Trasparenza, ha rivolto richieste ufficiali agli organi dello Stato responsabili della salute e della sicurezza dei cittadini, affinché venissero effettuati monitoraggi ambientali e studi epidemiologici sulla popolazione (ad oggi ancora mai realizzati) per garantire che l’impianto elettronucleare del Garigliano non rappresenti più un pericolo per la salute dei cittadini.
Come infatti evidenziato dall’Enea e dall’Istituto Superiore di Sanità, negli anni ’80 la centrale nucleare ha disperso nell’ambiente sostanze inquinanti e radioattive ben oltre i confini dei Comuni limitrofi all’impianto, in un’area compresa tra l’isola di Ischia ed il promontorio del Circeo. A distanza di quasi trent’anni da quegli studi e dopo un lungo silenzio da parte degli organi competenti, la notizia del rilevamento di siti radioattivi emersa dall’inchiesta getta ombre inquietanti sulla gestione della sicurezza dell’impianto e sui rischi per la salute della popolazione che ne derivano.
Il Comitato antinucleare Garigliano ribadisce quindi la necessità di effettuare nuove e più approfondite analisi ambientali e che si realizzino inoltre studi epidemiologici comparativi storici ed attuali che permettano finalmente di far emergere, a partire da questa importante inchiesta, la verità sulla centrale del Garigliano, dopo anni di disinteresse da parte delle Istituzioni nazionali e di silenzio omertoso delle amministrazioni locali che si sono accontentate dei ristori economici che lo Stato elargiva “come contentino” invece di difendere il diritto alla salute ed alla giustizia della propria comunità.
Giovanni Mallozzi
Comitato antinucleare Garigliano

venerdì 18 gennaio 2013

ASSEMBLEA - SABATO 26 GENNAIO 2013

ASSEMBLEA
SABATO 26 GENNAIO 2013 - ORE 20.00
Presso Circolo SEL "A. Gramsci"
Via Appia, 220 - Scauri (Latina)



mercoledì 16 gennaio 2013

La via che porta alla centrale intitolata a Carlo Marcantonio Tibaldi


Avv. Carlo Marcantonio Ribaldi
SS. Cosma e Damiano - 1 aprile 1918 - 13 gennaio 2007

Figura di spicco del Foro di Latina
Rivestì l’incarico di Vice Presidente del Consorzio di Bonifica di Sessa Aurunca: al suo impegno si deve la costruzione del ponte di Maiano che collega la Provincia di Latina con quella di Caserta e la costruzione della strada Ausonia Minturno.
Contribuisce, con i suoi studi e le sue ricerche, insieme ad altri concittadini, alla predisposizione della documentazione e alla ricomposizione delle memorie che consentiranno poi di ottenere la concessione della Medaglia d’Oro al Valor Civile ai Comuni di Castelforte e di Santi Cosma e Damiano
Fonda e diviene presidente del il Comitato di Salute Pubblica.
E’ stato Presidente Onorario dell’Associazione Pro Loco di Santi Cosma e Damiano, cui ha partecipato attivamente portando il suo notevole contributo fino a qualche mese prima della sua scomparsa.
Per oltre cinquant’anni si dedica alla causa dell’antinuclearismo ed alla difesa di tutto il Basso Lazio dalle minacce della Centrale nucleare locale.
Il 28 febbraio 2010, il suo paese di nascita gli rende omaggio dedicandogli il largo di fronte alla sua dimora
All’Avv. Ribaldi viene dedicata proprio la strada consortile ‘Morelle’ di Sessa Aurunca, la strada che porta alla ex Centrale  Nucleare del Garigliano
La posa della targa è avvenuta il  12 gennaio 2013, presso la Strada Statale Appia, km 160,500.

Nel 1953, la proposta di installare un reattore nucleare nella zona della Piana del Garigliano lo aveva coinvolto personalmente, in quanto sarebbe andata a collocarsi in prossimità dei suoi possedimenti terrieri. Da allora, dopo un accurato lavoro di documentazione sui terribili effetti retroattivi che un tale tipo di impianto avrebbe potuto generare, è nato il suo impegno per mobilitare la società civile contro la centrale, entrata in funzione nel 1964 e chiusa per un guasto nel 1978.
Nel 1985, dopo aver ricevuto uno scritto firmato da un tecnico dell’ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente), che documentava il grave livello di contaminazione da Cesio-137 e da Cobalto-60 della zona circostante la centrale, ha pubblicato l’opuscolo "L’inquinamento da radionuclidi nelle acque del Lazio meridionale", nel quale denunciava insistentemente la contaminazione della flora e della fauna marina locale e l’incidenza preoccupante di malformazioni genetiche e di tumori nei residenti della zona. La sua attività di denuncia non si è mai fermata e gli è costata anche numerose querele, dalle quali è sempre uscito indenne.
Da tenere presente che il 60co è un tracciante derivante esclusivamente da attività elettronucleare.
Ci restano i suoi moti di commozione, frequenti nei suoi ultimi anni di vita, per un’umanità che, se continuerà ad evitare di assumersi la responsabilità delle proprie decisioni, sarà, come soleva ripetere citando Einstein "trascinata verso una catastrofe che non ha paragone"
Opere:
"Ecclesiastici carbonari nella diocesi di Gaeta", sugli interrogatori condotti a carico di preti e religiosi della zona all'indomani de moti carbonari, introdotto da un saggio di Don Paolo Capobianco, altro storico di grande rilievo, pubblicato nel 1994 nella collana "il Golfo".


Intervista Antonio Ciano, per conto della prima telestreet italiana,nel2003 intervistò l'avv.Marcantonio Tibaldi allora ottantacinquenne. Fu una intervista di Grande richiamo culturale, una intervista denuncia sui danni che aveva provocato la contaminazione nucleare nella zona del Golfo di Gaeta



Nel 1979 l'acqua del fiume Garigliano invase la centrale atomica...il resto ce lo racconta l'Avv. Marcantonio Tibaldi, intervistato da Antonio Ciano nel 2003


Film di 45 minuti del 1964 sulla costruzione della centrale del Garigliano – Musiche di Ennio Morricone


lunedì 14 gennaio 2013

Verifiche sistema di allarme


La Sogin comunica che presso la ex Centrale Nucleare del Garigliano, nell’arco della giornata di domani, 15 gennaio 2013, in orario non ancora definito al momento in cui si scrive questo comunicato, saranno effettuate verifiche del sistema di allarme con l’ausilio del suono di sirene della durata di 5 secondi.