lunedì 28 marzo 2011

REFERENDUM




HIROSHIMA e NAGASAKI

Tra quelli di Hiroshima e quelli di Nagasaki, gli "hibakusha"* riconosciuti si contano ad oggi in circa 266.000.

Molti di coloro che subirono i danni da radiazioni il 6 e il 9 agosto 1945 non erano giapponesi.

Circa 30000 coreani rimasero uccisi così come 5000 statunitensi figli di giapponesi che erano rientrati in Giappone per studiare la madre lingua.

Chissà se gli stranieri transitati in quell’epoca per il Giappone rientrano nel conteggio dei “hibakusha”

*Hibakusha, letteralmente “affetti da esplosione”, come se l’esplosione di una bomba nucleare

fosse di per se una malattia

SESSA AURUNCA

Città che nella frazione di S. Castrese ospita la Centrale nucleare del Garigliano

Secondo gli studi statistici dell'Avv. Marcantonio Tibaldi, che lottò inascoltato per far riemergere la verità sulla centrale del garigliano, l'incidenza dei tumori è impressionante: le neoplasie negli anni tra il '72 e il '78 erano del 44% conro una media nazionale del 7%, (dati ISTAT) inoltre Tibaldi monitorò malformazioni tra i neonati, su un totale di 90 casi, 60 si registrarono nella zona intorno alla centrale.

C H E R N O B Y L

Il 26 aprile 1986, intorno alle 13:30, avviene a Chernobul in Ucraina, il più grave incidente ad una centrale nucleare (prima di quello di Fukushima, del quale si sta ancora calcolando l’entità) dandogli il bel punteggio 7 della scala INES (International Nuclear and radiological Event Scale)

Comprese le confinanti Ukraina, Bielorussia e Russia si calcola che le vittime affette da forme tumorali causate dal famoso incidente sono 270.000 (anno 2006) 93.000 di queste sono condannate a morire a causa delle neoplasie mentre i morti direttamente collegabili all’incidente sono stati 200.000 (anno 2006).

O K U M A

Città che ospita l’impianto nucleare Fukushima 1

L’impianto genericamente chiamato Fukushima, nome che indica in realtà una prefettura, ha visto esplodere tre dei sei reattori BWR (Boiling Water Reactor) lo stesso tipo di reattore installato nella centrale del Garigliano), si chiama “Daiichi” e si trova nella città di Okuma.

Per ora si sa che al reattore n. 2 si è aperta una falla nel vessel, il pentolone che contiene le barre di uranio e MOX, (miscela di ossidi di uranio e plutonio*) con fuoriuscita di liquidi altamente radioattivi(e questo ancora non è niente)

*plutonio, isotopo dell’uranio, prodotto di scarto non esistente in natura che oltre ad essere radioattivo, è altamente tossico, 1 milionesimo di grammo può uccidere un uomo

C I T T A’ ??????

6 sono le città che secondo il piano nucleare italiano dovranno ospitare le centrali

Attualmente le centrali nucleari in italia sono 4

Trino Vercellese, reattore PWR (raffreddato ad acqua pressurizzata)

da 250 MW chiusa nel 1987

Caorso BWR (raffreddato ad acqua leggera) da 850 MW chiusa nel 1986


Garigliano, BWR (raffreddato ad acqua leggera)

da 150 MW chiusa per gravi guasti nel 1982


Latina, Magnox (raffreddato ad anidride carbonica) da 153 MW chiusa nel 1986


Oggi promettono di installare nuove centrali nucleari con l’intento di seguire tutte le regole della nuova era nucleare, promessa che è stata fatta per tutte le centrali nucleari del mondo ma che da nessuna parte è stata rispettata, tanto meno in Italia, infatti dopo 25 anni stanno ancora tutte lì con le relative scorie;

fra le promesse vi è quella di smantellare le centrali

ad avvenuta vetustà degli impianti.

Gli impianti oggi attivi sono tutti vetusti, anche quelli in piena attività, pochissimi sono stati costruiti negli ultimi trent’anni,

quasi tutti dovrebbero essere chiusi nei prossimi vent’anni.

La denominazione “III generazione” è solamente lessicale, nella realtà sono tutte di prima generazione con modifiche per renderle legali

Ne stanno prolungando la vita, non tecnologicamente ma legislativamente

A giugno, in occasione del referendum contro il nucleare,

non fatevi prendere dall'emotività,

votate con consapevolezza

VOTATE

L’incidente alla centrale giapponese non impressiona persone stupide come vorrebbero far credere coloro che vogliono far ripartire il nucleare in Italia, ma le stimola tutti a raccogliere maggiori informazioni e una volta raccolte le nozioni base per farsi un’idea sul nucleare non lo si può che ritenere un passo decisamente stupido.

Obiettano dicendo: - Ma allora tutti quelli che hanno il nucleare sono stupidi?

Chi non ha impianti nucleari non li vuole

Chi ne ha pochi sta seriamente pensando di smantellarli per passare ad energie rinnovabili

Chi ne ha molti dipende troppo dalla produzione elettrica nucleare ed ha avviato programmi costosissimi che la sola produzione di energia non riesce a sostenere economicamente, quindi cerca nuovi grulli che condividano con loro gli alti costi di mantenimento e di rinnovamento dei propri impianti


I referendum, in Italia, possono essere solamente abrogativi, quindi servono a cancellare leggi già esistenti
Vuoi eliminare il ricorso all'energia nucleare? SI
Vuoi cancellare la privatizzazione dell'acqua? SI e SI
Vuoi sbarazzarti del legittimo impedimento? SI
Il referendum passa se si raggiunge il quorum.

Occorre che vadano a votare 25 milioni di italiani, per questo dobbiamo informare... da subito.

ete

QUE­SITO N. 1: RE­FE­REN­DUM LE­GIT­TIMO IMPEDIMENTO


«Vo­lete voi che siano abro­gati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 non­chè l’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 nu­mero 51 re­cante «di­spo­si­zioni in ma­te­ria di im­pe­di­mento a com­pa­rire in udienza?».


QUE­SITO N.2: RE­FE­REN­DUM ENER­GIA NUCLEARE


«Vo­lete voi che sia abro­gato il decreto-legge 25 giu­gno 2008, n. 112, con­ver­tito con mo­di­fi­ca­zioni, dalla legge 6 ago­sto 2008, n. 133, nel te­sto ri­sul­tante per ef­fetto di mo­di­fi­ca­zioni ed in­te­gra­zioni suc­ces­sive, re­cante Di­spo­si­zioni ur­genti per lo svi­luppo eco­no­mico, la sem­pli­fi­ca­zione, la com­pe­ti­ti­vità, la sta­bi­liz­za­zione della fi­nanza pub­blica e la pe­re­qua­zione tri­bu­ta­ria, li­mi­ta­ta­mente alle se­guenti parti: art. 7, comma 1, let­tera d: rea­liz­za­zione nel ter­ri­to­rio na­zio­nale di im­pianti di pro­du­zione di ener­gia nucleare?».


QUE­SITO N.3: RE­FE­REN­DUM AC­QUA PUB­BLICA — PRIMO QUE­SITO AMMESSO


«Vo­lete voi che sia abro­gato l’art. 23 bis (Ser­vizi pub­blici lo­cali di ri­le­vanza eco­no­mica) del de­creto legge 25 giu­gno 2008 n.112 «Di­spo­si­zioni ur­genti per lo svi­luppo eco­no­mico, la sem­pli­fi­ca­zione, la com­pe­ti­ti­vità, la sta­bi­liz­za­zione della fi­nanza pub­blica e la pe­re­qua­zione tri­bu­ta­ria» con­ver­tito, con mo­di­fi­ca­zioni, in legge 6 ago­sto 2008, n.133, come mo­di­fi­cato dall’art.30, comma 26 della legge 23 lu­glio 2009, n.99 re­cante «Di­spo­si­zioni per lo svi­luppo e l’internazionalizzazione delle im­prese, non­ché in ma­te­ria di ener­gia» e dall’art.15 del de­creto legge 25 set­tem­bre 2009, n.135, re­cante «Di­spo­si­zioni ur­genti per l’attuazione di ob­bli­ghi co­mu­ni­tari e per l’esecuzione di sen­tenze della corte di giu­sti­zia della Co­mu­nità eu­ro­pea» con­ver­tito, con mo­di­fi­ca­zioni, in legge 20 no­vem­bre 2009, n.166, nel te­sto ri­sul­tante a se­guito della sen­tenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?»


QUE­SITO N.4: RE­FE­REN­DUM AC­QUA PUB­BLICA — SE­CONDO QUE­SITO AMMESSO


«Vo­lete voi che sia abro­gato il comma 1, dell’art. 154 (Ta­riffa del ser­vi­zio idrico in­te­grato) del De­creto Le­gi­sla­tivo n. 152 del 3 aprile 2006 «Norme in ma­te­ria am­bien­tale», li­mi­ta­ta­mente alla se­guente parte: «dell’adeguatezza della re­mu­ne­ra­zione del ca­pi­tale investito»?»




martedì 22 marzo 2011

Manifestazione Nazionale 26 marzo 2011

NO ALLE CENTRALI NUCLEARI

26 marzo 2011

Ore 14.00 - Piazza della Repubblica

Manifestazione Nazionale a Roma

VOTA SI’ AI REFERENDUM PER L’ACQUA BENE COMUNE!

SI’ per fermare il nucleare, per la difesa dei beni comuni,

dei diritti, della democrazia

Leggi l'appello...

giovedì 17 marzo 2011

La centrale del Garigliano nuovamente a mollo
















Fotografie della Protezione Civile di Sessa Aurunca (clicca qui)
di Massimo Penitenti 17 marzo 2011

Esonda il Garigliano (centrale asciutta) e invade il sito della centrale nucleare.

Una volta ancora la centrale si trova in ammollo, più volte è stata fatta notare la natura golenale dell’area, anche per questo motivo, oltre che per l’alta sismicità, si è sempre detto che l’area è inadatta ad ospitare centrali e anche depositi di scorie, sia essi nazionali che temporanei.

Berlusconi rimanda all’estate tutte le discussioni sul nucleare italiano, secondo lui ciò che sta succedendo in Giappone coinvolge troppo a livello emotivo per conservare un modo lucido di vedere le cose; mi domando se dietro le foto qui riportate vi sia semplice emotività o reale allarme, cosa sarebbe successo se oggi a S. Castrese ci fosse stata una centrale attiva e non fermata nel 1982

Il fiume crea allarme in quando ha una portata di 400 mc. al secondo, in queste ore, la protezione civile è stata allertata in quanto il Garigliano porta acqua per 700 mc. al secondo.

Una famiglia composta da tre adulti e un bambino è stata evacuata con l’ausilio di un elicottero dopo che avevano trovato riparo su alcuni alberi.

Chiusa la statale 430.

mercoledì 16 marzo 2011

Piazza a Marcantonio Tibaldi




Cerimonia di intitolazione di una piazza a Carlo Marcantonio Tibaldi
Scritto da Radio Tirreno Centrale
Mercoledì 24 Febbraio 2010 20:13
Si svolgerà domenica 28 febbraio, infatti, la cerimonia con la quale la piazzetta antistante il seicentesco Palazzo Tibaldi, nel cuore del centro storico di Santi Cosma e Damiano, già intitolata a Gian Battista Vico, prenderà il nome del noto Avvocato Sancosmese, la cui fama ha raggiunto il culmine per il suo impegno sul quale ha imperniato la seconda parte della sua vita conto il nucleare. Ma chi era Carlo Marcantonio Tibaldi? Nato a Santi Cosma e Damiano il 1° aprile 1918, Carlo Marcantonio Tibaldi consegue la Laurea in Giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli; si distingue nell’età giovanile anche nel settore sportivo ove diventa campione di atletica leggera; intanto l’Italia si avvicina alla grande guerra alla quale anche il noto giurista sancosmese è chiamato a partecipare, e quale ufficiale di fanteria viene inviato nella nota campagna albanese. Rientrato in Italia, in un paese lacerato della guerra e privato anche della sua autonomia per la nota dissidenza verso il Regime Fascista, diventa Sindaco prima del Comune di Castelforte, cui Santi Cosma e Damiano era stato aggregato con Decreto del Re Vittorio Emanuele su proposta del Duce, poi, a guerra finita e con il ripristino delle funzioni democratiche e la restituita autonomia a Santi Cosma e Damiano, diventa Sindaco del Comune omonimo. Nella prima legislatura democratica, viene eletto consigliere provinciale sedendo sugli scranni di Via Costa, la città di Latina, facendosi promotore di numerose norme per la ricostruzione della sua terra, non tutte peraltro realizzate, come la ricostruzione della famosa linea ferroviaria Gaeta – Minturno – Santi Cosma e Damiano, di cui fece uno dei suoi cavalli di battaglia, ma che nonostante fu riapprovata rimase lettera morta e non fu mai più ricostruita. Rivestì anche l’incarico di Vice Presidente del Consorzio di Bonifica di Sessa Aurunca: al suo impegno si deve la costruzione del ponte di Maiano che collega la Provincia di Latina con quella di Caserta! Al suo impegno politico è legata anche la costruzione della strada Ausonia Minturno. Agente generale delle più
importanti Compagnie Assicurative Italiane, non demorde in tutta la sua vita per l’impegno politico e sociale per questo contribuisce, con i suoi studi e le sue ricerche, insieme ad altri concittadini, alla predisposizione della documentazione e alla ricomposizione delle memorie che consentiranno poi di ottenere la concessione della Medaglia d’Oro al Valor Civile ai Comuni di Castelforte e di Santi Cosma e Damiano. Me la sua notorietà giunge al culmine per il suo impegno personale e politico nelle battaglie condotte contro il nucleare del quale, anche attraverso alcuni saggi di grande interesse e valore, egli si accingeva a spiegare le conseguenze negative e dannose, che il modo di produrre questo tipo di energia, ossia le famose centrali nucleari, potesse avere sugli esseri viventi e sugli esseri umani in particolare, oltre che ovviamente sull’intero territorio circostante. Per tali battaglie fondò, e ne fu Presidente fino alla morte, il Comitato di Salute Pubblica.
Nominato Presidente Onorario dell’Associazione Pro Loco di Santi Cosma e Damiano, cui ha partecipato attivamente portando il suo notevole contributo fino a qualche mese prima della sua scomparsa,
spirava il 13 gennaio del 2007 nella sua casa paterna di Santi Cosma e Damiano, paese che gli aveva dato i natali e a cui era legato da infinito e sviscerato amore al punto da non perdere mai occasione di trascorrervi il suo tempo e soprattutto scegliendo qui di voler rendere l’anima a Dio.
Al impegno sociale l’Amministrazione Comunale ha voluto rendere
omaggio con la Delibera di Consiglio Comunale n. 18 del 18 maggio 2007, dedicandogli il largo antistante la sua abitazione nel Centro Storico del paese. La cerimonia si svolgerà domenica 28 febbraio 2010 con inizio alle ore 10,00 quando presso si procederà allo scoprimento della targa e alla deposizione di fiori sulla lapide posta all’interno del Palazzo Tibaldi a ricordo della gloriosa pagina di storia sancosmese della Pasqua di sangue del 1799 quando i cittadini locali resistettero con orgoglio e con tutte le proprie forze alla discesa dei barbari gallo – polacchi. La cerimonia proseguirà nella Chiesa Parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano, con la Santa Messa officiata dal Parroco don Fabio Gallozzi per concludersi poi nell’Auditorium
Comunale “Medaglia d’Oro”, ove seguiranno i discorsi celebrativi con i saluti del Sindaco Vincenzo Di Siena, dell’Amministrazione Provinciale nella persona del Consigliere Franco Taddeo e dell’ex Presidente della Pro Loco Vincenzo Petruccelli. Vi saranno poi altri interventi delle autorità presenti e dei familiari. Parteciperà alla manifestazione la Banda Musicale di Santi Cosma e Damiano diretta dal Maestro Vinicio Vezza.

lunedì 14 marzo 2011

QUANTE VOLTE?


HIROSHIMA


FUKUSHIMA


lunedì 7 marzo 2011

13 QUESITI SUL NUCLEARE

Dal contatto Facebook "Anti-Nuclearisti Italiani ( http://www.facebook.com/home.php?sk=group_182954488407895&notif_t=group_activity ) ho tratto questo documento realizzato da Cristina Rinaldi, ricco di link per giungere alle fonti dalle quali sono state tratte le notizie.

13 QUESITI SUL NUCLEARE

http://www.facebook.com/home.php?sk=group_182954488407895&view=doc&id=187773551259322

13 DOMANDE CHE MI SONO POSTA SUL NUCLEARE

e le risposte che ho dato

1.Il Nucleare risolve i problemi del fabbisogno energetico mondiale?

R: Dal momento che l’Uranio è una fonte limitata ed esauribile, come le fonti fossili (carbone, petrolio, gas), rivolgersi al nucleare per pensare di risolvere il fabbisogno energetico, secondo me, vuol dire solo rimandare il problema e non risolverlo, addossandoci una gran mole di differenti e ulteriori problemi.

Esistono stime più negative che vedono le risorse di Uranio sufficienti solo per i prossimi 50-70 anni: http://www.energiafelice.it/2011/01/uranio-ancora-per-quanto/

e stime più recenti, come Il rapporto “ Uranium 2009: Resources, Production and Demand” dell' OECD Nuclear Energy Agency (NEA) e dell’ International Atomic Energy Agency (IAEA), dove si stima che con le tecnologie e i consumi attuali le risorse saranno sufficienti per almeno 100 anni: http://www.iaea.org/newscenter/pressreleases/2010/prn201009.html

2. Il Nucleare favorisce l’indipendenza energetica?

R: Ritengo che il ritorno al nucleare non ci permetterebbe di fare neppure un passo verso l’indipendenza energetica. Infatti, se è vero che l’Italia deve importare quasi tutto il petrolio, il metano e il carbone che consuma, è anche vero che dovrebbe importare tutto l’uranio necessario a far funzionare le centrali. E questo ci renderebbe schiavi dalle fluttuazioni del mercato dell’Uranio. Passeremmo così dalla padella alla brace!!

3. Il Nucleare risolve il problema della dipendenza energetica dal petrolio?

R: Secondo me no, perché il Nucleare contribuisce alla produzione soltanto di Energia Elettrica, che rappresenta nel mondo solo il 17% dell’Energia totale e il Nucleare fornisce solo il 13,8% dell’energia elettrica. Per il resto si continuerà comunque a usare petrolio o altri combustibili fossili, almeno fino a quando saranno disponibili…!

Ne è un chiaro esempio la Francia che, pur essendo il maggiore parco nucleare del mondo con ben 58 centrali nucleari, utilizza sempre e comunque petrolio che fornisce il 47% dell’energia totale, con una dipendenza rispetto a questa fonte rimasta inalterata negli ultimi 50 anni. Qui il nucleare fornisce il 77% dell’energia elettrica (che in Francia è il 22% dell’energia totale) e pertanto il nucleare fornisce in Francia solo il 15% circa dell’energia totale (par ici la sortie du nucleaire - Reseau sortir du nucleaire, pag 27,

http://www.sortirdunucleaire.org/sinformer/brochures/parici/ParIci-1.pdf

4. Il Nucleare serve a contrastare il riscaldamento globale ?

R: Ritengo che, dato che il nucleare oggi è marginale come fonte primaria, contribuendo solo al 2% dei consumi totali di energia e lo sarà ancora nei prossimi decenni (a meno di costruire più di 2000 centrali nell’arco dei prossimi 10 anni!!), non possa certo risolvere i problemi urgenti sul cambiamento climatico.

Inoltre non riduce il consumo di combustibili fossili, in quanto l’energia nucleare serve solo a produrre una piccola quota (il 13%) dell’energia elettrica, che, come detto al punto sopra, rappresenta solo il 17% dell’energia totale globale. Per il resto si continuerà comunque a usare in gran parte petrolio o altri combustibili fossili fortemente climalteranti. (NUCLEARE a chi conviene? G.MATTIOLI pag 143)

5. Il Nucleare usa una tecnologia moderna?

R: No, usa una tecnologia obsoleta che risale agli anni 60 e i miglioramenti ottenuti sono solo marginali: sono miglioramenti ingegneristici, che non apportano innovazioni radicali alla fisica del reattore, non risolvendo di fatto i problemi ancora aperti del nucleare (sicurezza, resistenza alla proliferazione nucleare, smaltimento delle scorie…) (NUCLEARE a chi conviene? G.MATTIOLI pag 150)

6. Il Nucleare è pulito?

R: Le centrali atomiche, tenendo conto di tutto il loro ciclo di vita, dall’estrazione, lavorazione, arricchimento e trasporto dell’Uranio, dalla costruzione allo smantellamento della centrale stessa, producono sempre e comunque gas climalteranti (CO2) confrontabili con quelle che accompagnano il ciclo del gas naturale. Senza contare lo stoccaggio finale dei rifiuti, per cui mancano esempi

http://www.eia.doe.gov/energyexplained/index.cfm?page=nuclear_environment

NUCLEARE a chi conviene? G. MATTIOLI cap 3,

Durante le varie fasi del ciclo del combustibile (estrazione, lavorazione e arricchimento dell’Uranio) vengono emessi nella biosfera frazioni di elementi radioattivi. Anche una centrale in condizioni d’uso normali rilascia microdosi di radiazioni che si accumulano nell’ambiente. In particolare il Tritio è rilasciato dalle centrali sia accidentalmente che in condizioni normali di funzionamento, Non esistono tecnologie economiche per filtrare il trizio dalle centrali e così il “U.S. Nuclear Regulatory Commission” non richiede tali filtrazioni. http://www.nirs.org/radiation/tritium/tritiumhome.htm

http://www.nrc.gov/reactors/operating/ops-experience/grndwtr-contam-tritium.html

Anche in Francia si rivelano diversi casi di contaminazione da Tritio:

http://www.asn.fr/index.php/S-informer/Actualites/2011/Operations-de-depollution-contamination-au-tritium-Saint-Maur-des-Fosses

per non parlare della contaminazione dove si estrae l’Uranio:

http://www.greenpeace.org/italy/news/areva-niger

7. Il Nucleare quanto ci costa? è vero che è economico?

R: Il ciclo nucleare ha costi diretti e indiretti troppo elevati, e perciò destinati a essere scaricati sulla collettività. Negli ultimi anni, il prezzo dell'uranio è cresciuto di sei volte, passando da 20 $ per libbra del 2000 ai 120 $ del 2007 e si prevede salirà. Inoltre, gran parte del costo dell'elettricità da nucleare è legato alla progettazione e realizzazione delle centrali: il doppio di quanto ufficialmente dichiarato, per i tempi di ritorno di 20 anni. Aggiungendo anche i costi di smaltimento delle scorie e di decommissioning degli impianti, le cifre diventano anche più alte delle altre fonti. Il Kwh da nucleare risulta apparentemente poco costoso dove lo stato si fa carico di sicurezza, ricerca e inconvenienti di gestione, ma soprattutto delle scorie e smantellamento delle centrali. Sono proprio questi costi e la possibilità di ripensamento dei governi in crisi finanziaria, ad aver scoraggiato gli investimenti privati negli ultimi decenni. Nel caso dell'Italia, nonostante la propaganda di governo, il nucleare non consentirebbe di ridurre la bolletta energetica. Infatti, per un totale di 10-15mila Mw di potenza installata su una decina di impianti, occorrerebbe costruire da zero tutta la filiera, investendo tra i 30 e i 50 miliardi di euro (scorie escluse) con i primi ritorni solo dopo 15 o 20 anni e sicuramente bollette più salate.

(NUCLEARE a chi conviene? G. MATTIOLI cap 4 pag 130-136 )

(http://www.facebook.com/#!/note.php?note_id=461943855698&id=15756311736 )

Una ricerca comparativa sui costi dell’elettricità prodotta con nuove centrali nucleari e con nuove centrali a gas e a carbone ha dimostrato che il costo medio dell’energia elettrica prodotta dalle nuove centrali nucleari risulta pari a 72,8 Euro/MWh mentre il costo medio di produzione dell’elettricità delle nuove centrali a gas è di 61 Euro/MWh, il 16% in meno di quello delle nuove centrali nucleari, mentre il costo medio di produzione dell’elettricità delle nuove centrali a carbone è di 57,5 Euro/MWh, il 21% in meno di quello delle nuove centrali nucleari. http://qualenergia.it/articoli/20110223,http://qualenergia.it/sites/default/files/articolo-doc/15-17_QE_n1-2011_ronchi.pdf, http://www.greenpeace.org/italy/it/ufficiostampa/rapporti/costi-nucleare/

Altre valutazioni fatte in USA sul costo di produzione del nucleare, calcolando anche lo smantellamento e lo smaltimento delle scorie, riportano un costo del nucleare pari a quello del carbone (0,07 euro per kWH), ma superiore a quello dell’ olio combustibile (0,05), del gas (0,04) e dell’eolico (0,03) : (Mattioli G., pag 132 )

Molti dubbi sui costi del nucleare sono anche espressi nel parere della Regione Sicilia, presentato alla riunione del 13 gennaio 2011, sullo schema della delibera CIPE sulla tipologia di impianti nucleari, in cui si esprime “forte perplessità in ordine all’effettiva economicità dell’elettricità da fonte nucleare, considerando ovviamente il costo dell’intero ciclo” e si considera “l’innalzamento dei costi industriali del kWh da nuovi impianti nucleari, confermati da diversi studi anche istituzionali. Ad esempio, secondo le ultime valutazioni del DOE ( nov2010) sui costi delle centrali che saranno in funzione nel 2020, il nucleare risulta ormai sensibilmente meno competitivo dell’elettricità da gas, carbone ed eolico” e inoltre si fa riferimento anche alle” preoccupanti criticità tecniche , economiche e quindi commerciali attraversate dalle tipologie di impianti a cui la delibera fa riferimento (EPR e AP1000)”:

http://inenergia.info/sites/inenergia.info/files/DOC_030197_12.10.43.pdf

http://www.blogeko.it/2011/nucleare-bocciato-lo-schema-di-delibera-cipe-le-regioni-di-centrodestra-mollano-il-governo/

http://www.casaeclima.com/index.php?option=com_content&view=article&id=6346%3Anucleare-su-delibera-cipe-8-regioni-contrarie-e-4-favorevoli&catid=1%3Alatest-news&Itemid=50

8. Il nucleare è sicuro?:

R: I reattori nucleari hanno registrato una lunga serie di incidenti di varia intensità, la cui gravità non sembra essere né riconosciuta né pubblicizzata.

Oltre ai più noti di Three Mile Island del 28 marzo 1979 e di Chernobyl del 26 aprile 1986 sono stati riscontrati diversi incidenti, di varia intensità, avvenuti nel tempo a carico dei reattori atomici e non solo:

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_civilian_nuclear_accidents,http://www.9online.it/blog_emergenzarifiuti/2010/04/26/nucleare-non-solo-chernobyl-ventanni-di-incidenti/,http://www.ecologiae.com/oltre-130-incidenti-nucleari-in-50-anni-ecco-tutti-i-disastri-che-non-vi-hanno-raccontato/1302/

tra cui alcuni incidenti sono molto recenti:

http://www.asn.fr/index.php/S-informer/Actualites/2011/Incident-de-niveau-2-sur-les-groupes-electrogenes-de-la-centrale-du-Tricastin

http://www.qualenergia.it/articoli/20110215-la-francia-scopre-34-reattori-rischio

Sicurezza sanitaria:

Senza soffermarsi sugli evidenti rischi sanitari in condizioni di incidenti più o meno gravi ed ampiamente riportati in letteratura connessi con malattie e decessi che avvengono sia nell’immediato che dopo diversi decenni, ci riferiamo soltanto ai rischi in condizioni di funzionamento normale dei reattori atomici, i quali, come dimostrato nei paragrafi precedenti emettono sempre e comunque anche minime radiazioni.

A tal proposito tra i numerosi studi fatti in varie parti del mondo (USA, Spagna, Inghilterra, Germania..) che dimostrano una stretta relazione tra insorgenza di vari tipi di tumore e vicinanza a centrali o a miniere di uranio, riporto solo il recente studio epidemiologico fatto in Germania in cui si dimostra un incremento statisticamente significativo di tumori e leucemie infantili vicino alle centrali nucleari, pubblicato su Environmental Health 2009,8,43.

Nello studio si prospetta la causa dell’incremento di leucemie nella contaminazione progressiva dell’embrione e del feto nel grembo materno, che diminuisce con la distanza dalla centrale

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1469929/

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1469929/pdf/envhper00331-0119.pdf

e raccontato anche sul video:

( http://www.youtube.com/watch?v=iwXRfdTtGyc )

è opportuno anche citare la recente lettera che Ernest Sternglass, prof. Di Fisica Radiologica alla Scuola di Medicina dell’Università di Pittsburgh, e Direttore del Radiation and Public Health Projec, ha inviato al Segretario all’Energia degli Stati Uniti, Steven Chu, e a tutto il Governo, in cui senza usare mezzi termini ammette che gli scienziati hanno sempre sbagliato ritenendo che gli effetti sulla popolazione dell’esposizione alle radiazioni, conseguente al funzionamento dei reattori nucleari, non avessero effetti negativi sulla saluta umana. Sternglass, pur essendo stato, negli ultimi trenta anni, un convinto sostenitore dell’uso dell’energia nucleare, ammette pubblicamente il tragico errore e riconosce che le particelle e i gas prodotti nel processo di fissione e rilasciati nell’ambiente sono inalati e ingeriti con il latte, l’acqua potabile e il resto della dieta, concentrandosi progressivamente in organi critici del corpo e provocano danni evidenti da radiazioni: http://www.radiation.org/reading/ejsternglasspubs.html

Sicurezza a proposito dell’EPR :

Il programma per il reattore EPR, il reattore che si vorrebbe costruire in Italia, sembra sia un vero disastro industriale e finanziario. Conosciuto agli inizi degli anni 90, l’EPR sembra sia vecchio prima ancora di essere costruito.

L’EPR è stato progettato attenuando o rinunciando alla sicurezza passiva, che affida la sicurezza alla fisica del reattore, ma basandosi solo sulla sicurezza attiva, che affida alle macchine e all’uomo la sicurezza del reattore (G.Mattioli pag. 150)

http://www.asn.fr/index.php/S-informer/Actualites/2009/Systeme-de-controle-commande-du-reacteur-EPR

Riporto la dichiarazione sulla sicurezza dell’EPR :

http://www.greenpeace.org/france/news/20070222-EPR-reacteur-le-plus-dangereux-au-monde

http://www.greenpeace.org/raw/content/france/presse/dossiers-documents/rapport-consequences-accident-nucleaire-FR.pdf

http://www.sortirdunucleaire.org/index.php?menu=actualites&sousmenu=dossiers&soussousmenu=EPR2009&page=index

http://www.qualenergia.it/view.php?id=1124&contenuto=Documento

Ancora nessun reattore EPR è in funzione nel mondo, ce ne sono tre in costruzione: due in Europa, di cui uno in Finlandia, a Olkiluoto, e uno in Francia a Flamanville, la costruzione di entrambi ha riscontrato e sta riscontrando enormi problemi, sia di sicurezza che di costi, e il terzo sta iniziando in Cina.

9. E per lo smaltimento delle scorie?

R: Mentre lo smaltimento delle scorie a basso livello di radioattività (prima categoria con decadimento in alcune decine di anni) è un problema facilmente risolvibile, lo smaltimento di scorie di media/seconda categoria (decadimento in centinaia di anni) e soprattutto di alta/terza categoria (decadimento in centinaia di migliaia di anni) è e rimane ancora un grande problema non risolto.

Tutti i depositi geologici si stanno dimostrando assolutamente pericolosi e inadeguati.

Come il deposito dello Yucca Mountain, progetto abbandonato nel marzo 2010. (NUCLEARE a chi conviene? G. MATTIOLI cap 2 pag 89-100)

Ricordo anche il recente inquinamento proveniente dal deposito geologico di scorie nucleari della Bassa Sassonia che sta costringendo i tedeschi a probabili drastiche misure di smantellamento!!

http://www.youtube.com/watch?v=yw-UEFbNbRw&feature=player_embedded#at=28

Si sono provate e si stanno studiando altre localizzazioni, come ad esempio il fondo del mare e lo spazio, ma tutte altrettanto complesse e inaccettabili

http://www.history.rochester.edu/class/EZRA/index.htm

http://en.wikipedia.org/wiki/High_level_waste

http://en.wikipedia.org/wiki/High-level_radioactive_waste_management

Per il momento i progetti di trattamento dei radionuclidi (spallazione e tecnologia laser) con lo scopo di trasmutare i nuclei radioattivi sono ancora a livello di studio e necessitano ancora un tempo non facilmente prevedibile.

NUCLEARE a chi conviene? G. MATTIOLI cap 2 pag 89-100

Vi propongo alcuni video interessanti:

sui rifiuti nucleari in Francia :

http://www.youtube.com/watch?v=JOWkz0tYWAU&playnext=1&list=PL7053A5A17C1187F7

http://www.youtube.com/watch?v=M3XkHWhBOuY&playnext=1&list=PL7053A5A17C1187F7

e in Russia: http://www.youtube.com/watch?v=-WCeN7skjOM&playnext=1&list=PL7053A5A17C1187F7

sul destino delle scorie in Francia: http://www.youtube.com/watch?v=zq7TwUdrdH4&feature=related

sui depositi di scorie in Piemonte: http://www.youtube.com/watch?v=AqC0WHqCUnI&feature=related

e denunce un po’ particolari sui rifiuti radioattivi in Italia: http://www.youtube.com/watch?v=wcwHl4vRxng

http://www.youtube.com/watch?v=1E-w9NMpiTU&feature=related

10. Ci sono rischi di proliferazione nucleare?

R: Esistono seri rischi in tal senso. La proliferazione nucleare a scopo militare è fortemente legata allo sviluppo di programmi nucleari civili. Infatti il processo di arricchimento dell’Uranio per uso civile e quello per usi militari utilizzano la stessa filiera di apparati:

a. come sottoprodotto dell’arricchimento di Uranio per usi civili si ottiene uranio impoveriti per usi militari

b. la prosecuzione dell’arrichimento oltre lo stadio utile per uso civile porta alla produzione di plutonio per uso bellico

(NUCLEARE a chi conviene? G. MATTIOLI pag 162-163)

Non è un mistero che l’uso civile dell’energia atomica è stato da sempre un sottoprodotto delle tecnologie nucleari militari le quali avevano ed hanno ancora oggi la necessità, di “facciata” ed economica, di giustificare le enormi risorse spese per gli apparati militari. Il maggior numero di centrali nucleari civili si trova proprio in quei paesi con il maggior numero di armamenti nucleari.

Tutto questo si dimostra molto bene nel video seguente dove si racconta il legame in Francia tra nucleare civile e militare:

http://www.youtube.com/watch?v=oGljrgGHrjU

vedi anche a pagina 18: http://www.sortirdunucleaire.org/sinformer/brochures/parici/ParIci-1.pdf

11. Qual è la situazione del Nucleare nel mondo?

R: Il Nucleare è un sistema di produzione di energia ormai obsoleto e che non ha decollato. Infatti ho potuto verificare che, dopo oltre 60 anni che sono entrati in funzione i reattori atomici, il nucleare copre soltanto il 2% dell’energia totale globale! Dopo i primi 30 anni di entusiasmo, cresciuto sull’onda della propaganda “Atom for peace”, che prometteva migliaia di centrali in tutto il mondo per fornire a tutti energia elettrica “quasi gratis”, c’è stato un arresto della costruzione di nuove centrali a causa degli innumerevoli problemi legati alla tecnologia atomica. (il primo problema per chi fa le centrali è ed è stato quello dei costi elevati e ancora non prevedibili del tutto)

Se il nucleare fosse stata la vera rivoluzione energetica che dichiaravano (in realtà la motivazione di Atom for peace mascherava ben altre ragioni….vedi domanda n.10) a quest’ora non avremmo le poche centrali costruite in 60 anni (al 2010 sono solo 442 unità per un totale di 374.991 GW) ma ne avremmo dovuto avere dieci volte tanto!

Dai dati sotto riportati si evince che dal 2003 al 2010 in tutto il mondo, fatta eccesione per l’Asia (Cina e India) con 40 centrali in costruzione e per la Russia con 9 centrali in costruzione, c’è un generale fermo di costruzioni di centrali nuove. In Europa a fronte di 12 centrali chiuse ci sono solo tre centrali in costruzione, in USA c’è una sola centrale in costruzione, iniziata nel 2007 e una vecchia chiusa e ripristinata, in America del sud, una sola iniziata quest’anno, e in Canada nessuna centrale nuova solo due vecchie e ripristinate http://www.iaea.org/programmes/a2/

12 .Ma è proprio vero che i francesi sono molto soddisfatti del loro primato nucleare?

Vi propongo alcuni video che dimostrano le problematiche e i rischi del nucleare in Francia, e il dissenso che esiste in questo paese verso il nucleare:

7 Video trasmessi da France 3 nel 2009,:

http://www.youtube.com/watch?v=RiJESPdLXpA

http://www.youtube.com/watch?v=M3XkHWhBOuY&playnext=1&list=PL7053A5A17C1187F7

http://www.youtube.com/watch?v=iQIsEitsfgY&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=k-uNPEofkl0

http://www.youtube.com/watch?v=q98HpDtL8YA&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=bmjjbgi-7ls&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=ZMDJTYGZN4w&feature=related

un’indagine di Report sull’incidente di Tricastin in Francia:

http://www.youtube.com/watch?v=vEnxeJyPOe8&feature=related

un’altra indagine sugli incidenti in Francia:

http://www.youtube.com/watch?v=aaBiUXSt2UI&NR=1

13. E ALLORA CHE FARE PER RISOLVERE IL PROBLEMA DELLE EMERGENZE CLIMATICHE ED ENERGETICHE MONDIALI?

Non ci possiamo apettare oggi la risposta al quesito dalla fissione nucleare, che guarda al 2% e non al 98% dei consumi finali, ma bisogna, in linea con quanto prospettato dall’Unione Europea, rivolgersi all’Efficienza energetica e al Risparmio dei consumi, promuovendo tecnologie che realizzino un’effettivo risparmio energetico (sui cicli produttivi, sulle abitazioni, sui trasporti, ecc….) e alle Fonti rinnovabili.

L’EU raggiungerà e supererà di 0,7 punti il 20% della sua energia rinnovabile entro il 2020

http://www.eea.europa.eu/highlights/renewable-energy-production-must-grow?&utm_campaign=renewable-energy-production-must-grow&utm_medium=email&utm_source=EEASubscriptions

Secondo una recente previsione europea, è possibile arrivare al 100 % da rinnovabili entro il 2050, eliminando anche il nucleare(Roadmap 2050 ).

http://www.roadmap2050.eu/

http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/roadmap-2050-sfatati-i-preconcetti-sulle-rinnovabili.html?fb_ref=shrbox_recommend&fb_source=profile_oneline

Anche in un recente convegno tenuto a Roma il 16 febbraio 2011 e promosso dal Kyoto Club, sono state analizzate le potenzialità, le criticità e gli strumenti per riuscire a coprire con le fonti rinnovabili, anche in Italia, il 100% della domanda energetica o elettrica entro la metà del secolo http://www.kyotoclub.org/documentazione/comunicati/2011-feb-16/transizione_verde_verso_100_di_energia_rinnovabile_2050/docId=1985

Tra gli importanti progetti ricordo che è già partito il Piano Solare Mediterraneo per la fornitura di energia elettrica e che prevede il progetto Desertec che conta di costruire un mega impianto rinnovabile: eolico, fotovoltaico e solare termodinamico a concentrazione nel Sahara e il complementare progetto Transgreen che è l’elettrodotto in costruzione tra Nord Africa ed Europa

http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/desertec-parte-sfida-rinnovabile.html#

In conclusione, i problemi del fabbisogno energetico dell’umanità si risolvono solo se si guarda al futuro, ricorrendo a soluzioni energetiche da fonti illimitate (e non ad esaurimento..) e i problemi dei cambiamenti climatici si risolvono solo usando fonti rinnovabili e contemporaneamente adottando misure e tecnologie di efficienza e risparmio energetico.

Il ricorso all’energia atomica vuol dire rivolgersi al passato senza risolvere nessuno dei due problemi, anzi creandone di nuovi e molto rischiosi (contaminazione ambientale permanente e progressiva, incidenti, atti di terrorismo, proliferazione nucleare, ecc.).per molte risposte il riferimento è stato il libro: NUCLEARE a chi conviene? Le tecnologie, i rischi, i costi, GIANNI MATTIOLI e Massimo SCALIA, http://www.nextville.it/comunicare-energia/10

Ringrazio Cristina per aver autorizzato la pubblicazione