domenica 12 aprile 2015

SALUTE E LAVORO: DUE CAMPI MAGNETICI CHE SI RESPINGONO

SALUTE E LAVORO: 
DUE CAMPI MAGNETICI CHE SI RESPINGONO


10 aprile 2015 - Sala dei Quadri - Sessa Aurunca
Tema dell'incontro: problematiche ambientali, lavorative, urbanistiche
Modera: Giulia Casella, Presidente Circolo "Petteruti" di Legambiente Sessa Aurunca
Presenti: Legambiente; Comune di Sessa Aurunca; ARPA Campania; Assessorato Ambiente Caserta Sono intervenuti: Lavoratori Interport; Amministratore Delegato Interport; Pubblico




Se un’azienda da lavoro a venti persone e dieci di queste bonificano siti inquinati mentre le altre, nottetempo, disperdono le medesime sostanze, si ha un ciclo lavorativo costante.
Se gli ambientalisti si accorgono della sezione illecita delle attività di quell’azienda e denuncia i fatti in modo accurato, dettagliato e circostanziato, tanto che l’azienda, nonostante faccia ricorso al TAR, non riesce a riaprire gli uffici sequestrati, di chi è la colpa se i posti di lavoro relativi vanno persi?
Ovviamente degli ambientalisti.
Siamo alle solite, al reiterato ricatto del “o lavori o conservi la salute”, inoltre, il deposito ha ottenuto autorizzazione partendo da documentazioni non idonee che nessuno, nel tempo, ha controllato, concedendo possibilità d’ogni sorta partendo da presupposti completamente illeciti, per colpa o per leggerezza si vedrà.




Salute e lavoro non possono stare insieme soprattutto quando per tutelare entrambi i contesti,  i proprietari delle aziende non vogliono rinunciare ai buoni introiti che hanno non seguendo le regole.
Se poi ci si mettono amministratori della cosa pubblica e controllori, a non svolgere i compiti ai quali sono demandati, la situazione non si fa critica ma atroce.
Per quanto riguarda la situazione di inquinamento generata intorno allo scarico, trasporto e stoccaggio del pet-coke a Sessa Aurunca, il problema non è nato da uno sversamento incidentale con l’aggravamento dovuto ad avverse condizioni metereologiche (frase ricopiata tale e quale in tutte le situazioni analoghe) ma nasce da osservazioni, durate anni, fatte da persone che ritenevano che prima o poi, chi doveva controllare,( soprattutto in quanto le stratificazioni di pet-coke emulsionato ad acqua stavano raggiungendo livelli di inquinamento esorbitanti) gli enti preposti a monitorare queste cose avrebbero posto rimedi adeguati.
Passano gli anni, ben 24, ma questi rimedi non arrivano, anche dopo più manifestazioni di protesta fatte sia da Legambiente a Sessa Aurunca che a Gaeta e le stratificazioni di catrame, per alcuni cittadini, diventano intollerabili.

Gennaio 2014: sopralluoghi da parte di volontari per capire la situazione al km. 158,400 in prossimità del deposito della via Appia.Novembre 2013, manifestazioni contro lo scarico del pet-coke a Formia da parte di Paola Villa alla testa di un comitato locale.
Si notano quantità incredibili di pet-coke in grani di varie dimensioni lungo il bordo strada, sia in direzione Garigliano che in direzione Sessa Aurunca.
I fossi bordo Appia sono ricolmi di schifezze immonde, immergendo bastoncini di legno, penetrano nel catrame per una ventina di centimetri, figuriamoci quanto queste sostanze sono permeate nel terreno negli anni.
Si decide di documentare questa situazione con fotografie e video.
I cittadini che si attivano non sono specializzati in questo genere di cose, non sanno nemmeno quanto sia lecito salire sulla scarpata della ferrovia per filmare l’interno del deposito, ma tant’è, si decidono e si organizzano.
Il 16 marzo 2015 scatta l’operazione, salgono sulla scarpata e riprendono l’interno del deposito, il bordo Appia e un fosso laterale al deposito comunicando il fatto ad una testata giornalistica che sposa l’iniziativa.
Fine marzo; a Gaeta arriva una nuova nave pronta a scaricare il pet-coke destinato, ovviamente, ad essere immagazzinato a Sessa.
Esce un articolo dove si fanno presenti le problematiche legate a questa sostanza arricchito dalle fotografie a dai video preparati da cittadini.
Questa è la cronostoria legata all’avvio delle proteste contro una mala gestione del pet-coke; non sversamenti incidentali; non avverse condizione metereologiche; semplice incapacità di sopportare oltre una situazione devastante.
Ora resta un punto importante quanto l’inquinamento: i posti di lavoro che rischiano di saltare a causa di una mala gestione e di una mancanza di controlli.
Persone alle quali viene detto che il pet-coke è commestibile, quindi non dannoso, si troveranno senza lavoro se l’azienda non rispetterà le prescrizioni di legge e le indicazioni alternative fornite dagli enti che dovevano controllare e non l’hanno fatto.

Il proprietario dell’azienda, che tanto ama i suoi collaboratori, dovrà spostare il deposito in luogo adeguato e dovrà trattare le sostanze con modalità diverse da quelle attuate sino ad ora, ad esempio, trasportando il pet-coke con automezzi sigillati e stoccandolo in silos o capannoni coperti e non in mucchi a cielo aperto, se così non sarà fatto, il problema si sposterà tal quale e non verrà risolto, trasferendolo ad altre comunità.
Nel frattempo, mentre queste situazioni si aggiustano, perché si aggiustano, al proprietario non interessa se i profitti, a causa di un elevarsi dei costi, diminuiranno, vero? I dipendenti dell’azienda come faranno a mantenere le proprie famiglie?
Il 16 aprile prossimo, il Ministero competente riunirà in un incontro l’azienda, l’ARPA Campania, i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Sessa Aurunca e  gli Assessori all’ambiente per la provincia di Caserta e per la Regione Campania; ovviamente i sindacalisti e gli ambientalisti, no, perché?
Trasparenza. Parola tanto dichiarata ma altrettanto enormemente vituperata.
Per più di due decenni l’azienda si è barcamenata in zone grigie della burocrazia traendo vantaggi che non le spettavano; l’amministrazione di Sessa Aurunca non ha fatto i controlli che doveva fare; l’elenco delle autorità che dovevano controllare e non l’hanno fatto copre tutto l’arco istituzionale di un paese, di una provincia, di una regione, di una nazione. A loro la soluzione ai problemi causati ai lavoratori, a loro la soluzione dei problemi causati all’ambiente, senza i famosi “se” e senza gli altrettanti famosi “ma”.

12 aprile 2015 - Massimo Penitenti (Legambiente - Circolo "Petteruti" Sessa Aurunca)


mercoledì 1 aprile 2015

TAVOLO DI CONFRONTO SUL PET-COKE

VENERDI' 10 APRILE 2015
ore 16,00

SALA DEI QUADRI 

DEL COMUNE DI SESSA AURUNCA 

TAVOLO DI CONFRONTO 


SUL DEPOSITO PET-COKE


Da tempo è forte l’attenzione che ambientalisti, cittadini e forze politiche locali stanno ponendo alla questione del petroleum coke (petcoke) e specificatamente riguardo al deposito di questo materiale che si trova sulla S.S. Appia al km 158,400 nel territorio di Sessa Aurunca.
Legambiente e il Comune di Sessa Aurunca hanno pertanto voluto promuovere un tavolo di confronto su questa delicata materia dai tanti risvolti, sanitari, ambientali e legali, da tenersi nella città di Sessa Aurunca il prossimo 10 aprile alle ore 16, presso la Sala del Consiglio Comunale (Sala dei Quadri), in p.zza Castello,.
Allo scopo riteniamo sia essenziale la presenza delle Istituzioni che hanno in vario grado competenza in materia e sono in grado di imprimere una svolta alla migliore risoluzione della problematica. 
IN TALE CONSESSO I CITTADINI POTRANNO INOLTRE OPPORTUNAMENTE SOTTOPORRE ALLE ISTITUZIONI GLI ASPETTI DEL PROBLEMA E RICEVERE INFORMAZIONI IN MERITO.
Interverranno: LEGAMBIENTE ONLUS Vice Presidente Ing. Stefano CIAFANI
l'assessore Ambiente della Regione Campania, prof. Giovanni Romano, Direzione Generale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive Dirigente
Dott. Francesco Paolo IANNUZZI
LEGAMBIENTE CAMPANIA ONLUS Presidente Dott. Michele BUONOMO
PROVINCIA DI CASERTA Assessore all'Ambiente Dott. Giuseppe ROCCO
ARPA CAMPANIA Dipartimento di Caserta Dott. Agostino DELLE FEMMINE
COMUNE DI SESSA AURUNCA Sindaco Dott. Luigi TOMMASINO
Settore Assetto del Territorio Dirigente Dott. Pasquale SARAO
ASL CASERTA Distretto di Sessa Aurunca Dott.ssa Maria Luisa TRABUCCO
CIRCOLO LEGAMBIENTE ALFREDO PETTERUTI Presidente Giulia CASELLA
L'INCONTRO E' PUBBLICO