giovedì 19 gennaio 2017

Tavolo della Trasparenza - Borgo Sabotino


Si è tenuto, lunedì 16 febbraio 2017,  presso la sala conferenze della ex centrale nucleare di Borgo Sabotino, quasi due anni dopo quello tenuto il 21 febbraio 2016, una nuova seduta del Tavolo della Trasparenza istituito per seguire i lavori di smantellamento della ex centrale e le relazioni degli enti di controllo coinvolti.
Oltre ai responsabili dell’azienda proprietaria del sito Sogin erano presenti:
il dott. Lamberto Matteocci per l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale); il dott. Marco Lupo per l’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) del Lazio; Roberto Lessio Assessore all’Ambiente del Comune di Latina; Eleonora Della Penna Presidente della Provincia di Latina.
Il Tavolo, è presieduto dall’Assessore Rapporti con il Consiglio, Ambiente, Rifiuti, Mauro Buschini, poi sostituito, per impegni in giunta, dal dott. Eugenio Monaco, coordinatore della segreteria del Tavolo della Trasparenza.
I lavori del Tavolo iniziano con l’esposizione, da parte del dott. Matteocci, di quali siano i controlli e le autorizzazioni espletati dall’ISPRA. Da molto tempo ormai, presso il sito della ex centrale è stata riscontrata un’anomala concentrazione di cloruro di vinile nella falda acquifera, pare difficile che si tratti di sostanze derivanti da lavorazioni effettuate in centrale ma, altresì, non si può dire ne se effettivamente si tratta di sostanze versate nel sito o se le stesse provengano da altrove e presso la centrale si siano solamente concentrate.  Le indagini attuali sono volte ad individuare soprattutto i punti dove maggiormente sia presente il cloruro per poter effettuare una bonifica che avverrà pompando dal sottosuolo le acque inquinate per poi reimmetterle in falda dopo un idoneo filtraggio; per evitare ulteriori inutili costi che deriverebbero dal pompare e filtrare acque pulite, si concentreranno tali operazioni solo per la parte di falda che verrà più specificamente individuata come inquinata. Per ora si è proceduto ad una messa in sicurezza dell’area vietando, con apposite delibere da parte del comune, la captazione dell’acqua da pozzi per un’area dal raggio di tre chilometri intorno alla centrale, si sta inoltre monitorando il sito per individuare  l’eventuale trasferimento del cloruro a causa dei naturali movimenti dell’acqua di falda.
Un’anomalia è stata rilevata, da parte dell’ISPRA, nella composizione degli intonaci interni, quindi non strutturale, del deposito denominato D1 che la Sogin si è subito attivata a risolvere affinché l’ISPRA possa dare il nulla-osta all’utilizzo del deposito stesso.
Il deposito, di 25000mc. ospiterà 2500 mc. di materiale condizionato e posto in matrici che hanno il compito di essere la prima barriera verso l’ambiente.
E’ stato ultimato il lavoro di bonifica dalla presenza dell’amianto utilizzato come coibentante: su esplicita domanda non è stato specificato il sito di destinazione ove verrà stoccato questo materiale.
Si è inoltre parlato del deposito temporaneo nazionale: dopo che l’ISPRA ha redatto un documento in cui sono indicate le prescrizioni da rispettare per l’individuazione di un’area idonea ad ospitare il deposito, la Sogin ha preparato una serie di documenti ove, secondo i parametri indicati dall’ISPRA, si propongono alcuni luoghi sul territorio nazionale. Ora l’ente di controllo dovrà valutare tali documenti per verificare l’attendibilità dello studio per passare poi alla fase successiva, ossia, ad una eventuale autocandidatura da parte di comuni inseriti nella lista che verrà stilata; pare che alcuni comuni, soprattutto al nord,  siano disposti ad ospitare tale deposito con l’obiettivo di ottenere posti di lavoro e i ristori derivanti da questo onere. Il deposito nazionale temporaneo ospiterà 90000mc. lordi di materiale, 75000 mc. sono composti dal materiale derivante dallo smantellamento delle 4 ex centrali e da quello derivante dallo smantellamento degli impianti dedicati al processo del combustibile; i restanti metri cubi saranno composti da materiale radioattivo proveniente dall’industria e dagli strumenti medicali di diagnosi e cura.
Tutto in attesa del deposito definitivo che dovrà avere caratteristiche di isolamento geologico, quindi non di superficie ma sotterraneo, mentre ancora non si sa se sarà nazionale o europeo, sarà la futura politica ad indicarcelo, resta il fatto che nel 2025 dovranno rientrare le sostanze radioattive risultanti dal riprocessamento effettuato sulle barre di combustibile inviate in Inghilterra a Sellafield e in Francia a La Hague. Anche qui la politica è invitata a indicare se affrontare oneri economici per  trasferire questo materiale ad alta intensità radioattiva nel deposito nazionale temporaneo, per poi trasferirlo nuovamente in quello definitivo, italiano o europeo, o se contrattare una deroga, sui tempi di rientro,  con i depositi esteri.


martedì 10 gennaio 2017

Tavolo della Trasparenza - Borgo Sabotino


Per lunedì 16 gennaio 2017 alle ore 10,30, presso la ex centrale nucleare di Borgo Sabotino, è stata indetta una nuova seduta del Tavolo della Trasparenza.

Se qualcuno ha quesiti da porre ai rappresentanti della Sogin, della Regione Lazio, degli enti di controllo ARPA Lazio e  ISPRA, ai repprasentanti dei ministeri, può scrivere a

comitatoantinuclearegarigliano@gmail.com