mercoledì 16 gennaio 2013

La via che porta alla centrale intitolata a Carlo Marcantonio Tibaldi


Avv. Carlo Marcantonio Ribaldi
SS. Cosma e Damiano - 1 aprile 1918 - 13 gennaio 2007

Figura di spicco del Foro di Latina
Rivestì l’incarico di Vice Presidente del Consorzio di Bonifica di Sessa Aurunca: al suo impegno si deve la costruzione del ponte di Maiano che collega la Provincia di Latina con quella di Caserta e la costruzione della strada Ausonia Minturno.
Contribuisce, con i suoi studi e le sue ricerche, insieme ad altri concittadini, alla predisposizione della documentazione e alla ricomposizione delle memorie che consentiranno poi di ottenere la concessione della Medaglia d’Oro al Valor Civile ai Comuni di Castelforte e di Santi Cosma e Damiano
Fonda e diviene presidente del il Comitato di Salute Pubblica.
E’ stato Presidente Onorario dell’Associazione Pro Loco di Santi Cosma e Damiano, cui ha partecipato attivamente portando il suo notevole contributo fino a qualche mese prima della sua scomparsa.
Per oltre cinquant’anni si dedica alla causa dell’antinuclearismo ed alla difesa di tutto il Basso Lazio dalle minacce della Centrale nucleare locale.
Il 28 febbraio 2010, il suo paese di nascita gli rende omaggio dedicandogli il largo di fronte alla sua dimora
All’Avv. Ribaldi viene dedicata proprio la strada consortile ‘Morelle’ di Sessa Aurunca, la strada che porta alla ex Centrale  Nucleare del Garigliano
La posa della targa è avvenuta il  12 gennaio 2013, presso la Strada Statale Appia, km 160,500.

Nel 1953, la proposta di installare un reattore nucleare nella zona della Piana del Garigliano lo aveva coinvolto personalmente, in quanto sarebbe andata a collocarsi in prossimità dei suoi possedimenti terrieri. Da allora, dopo un accurato lavoro di documentazione sui terribili effetti retroattivi che un tale tipo di impianto avrebbe potuto generare, è nato il suo impegno per mobilitare la società civile contro la centrale, entrata in funzione nel 1964 e chiusa per un guasto nel 1978.
Nel 1985, dopo aver ricevuto uno scritto firmato da un tecnico dell’ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente), che documentava il grave livello di contaminazione da Cesio-137 e da Cobalto-60 della zona circostante la centrale, ha pubblicato l’opuscolo "L’inquinamento da radionuclidi nelle acque del Lazio meridionale", nel quale denunciava insistentemente la contaminazione della flora e della fauna marina locale e l’incidenza preoccupante di malformazioni genetiche e di tumori nei residenti della zona. La sua attività di denuncia non si è mai fermata e gli è costata anche numerose querele, dalle quali è sempre uscito indenne.
Da tenere presente che il 60co è un tracciante derivante esclusivamente da attività elettronucleare.
Ci restano i suoi moti di commozione, frequenti nei suoi ultimi anni di vita, per un’umanità che, se continuerà ad evitare di assumersi la responsabilità delle proprie decisioni, sarà, come soleva ripetere citando Einstein "trascinata verso una catastrofe che non ha paragone"
Opere:
"Ecclesiastici carbonari nella diocesi di Gaeta", sugli interrogatori condotti a carico di preti e religiosi della zona all'indomani de moti carbonari, introdotto da un saggio di Don Paolo Capobianco, altro storico di grande rilievo, pubblicato nel 1994 nella collana "il Golfo".


Intervista Antonio Ciano, per conto della prima telestreet italiana,nel2003 intervistò l'avv.Marcantonio Tibaldi allora ottantacinquenne. Fu una intervista di Grande richiamo culturale, una intervista denuncia sui danni che aveva provocato la contaminazione nucleare nella zona del Golfo di Gaeta



Nel 1979 l'acqua del fiume Garigliano invase la centrale atomica...il resto ce lo racconta l'Avv. Marcantonio Tibaldi, intervistato da Antonio Ciano nel 2003


Film di 45 minuti del 1964 sulla costruzione della centrale del Garigliano – Musiche di Ennio Morricone


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