venerdì 7 gennaio 2011

SCACCHI NUCLEARI 2


Lo spot di forumnucleare.it che vorrebbe stimolare i cittadini ad informarsi sul nucleare è ingannevole quindi denunciabile all’antitrust.

Già nelle scelte di sceneggiatura si tende a far credere che chi è contrario al nucleare sta dalla parte del torto, non penso sia un caso l’aver attribuito le pedine nere proprio a lui facendogli anche fare la parte di chi pone dubbi stupidi, mentre chi è a favore possiede le pedine bianche e fa credere di essere lui a pensare bene per il futuro dei propri figli.

Nella risposta che il forumnucleare da a una lettera aperta di Antonio Di Pietro afferma apertamente di essere favorevole all’energia nucleare, infatti dal testo della stessa estrapolo queste righe:

In quest’ottica l’interrogativo che poniamo agli italiani non è affatto retorico, ma vuole porre l’attenzione su un’opzione energetica, secondo il nostro punto di vista vantaggiosa, sulla quale occorre informarsi e farsi un’opinione.

Questa è la ragione che ogni giorno induce il Forum a produrre un’informazione seria e scientificamente attendibile su questo argomento. Il Forum è un’associazione non profit che opera in modo del tutto trasparente per garantire che la discussione si svolga in modo non ideologico allo scopo di sviluppare la cultura scientifica dei cittadini. Non è, e non vuole essere, un’organizzazione al di sopra delle parti. Non si finge neutrale. Al contrario, esprime in modo chiaro nel suo Statuto la convinzione che quella nucleare sia una scelta necessaria per il Paese.”

Quindi alla fine dello spot, quando ci chiede se siamo favorevoli, contrari o se non abbiamo ancora un’opinione in proposito, non sta facendo opera informativa ma sta cercando di far credere che se siamo contrari stiamo sbagliando.

All’interno della pagina web del forum è inserito un video/intervista doppia dove Testa viene messo a confronto con Mattioli.

Ho notato che sono stati dati più secondi a Testa e per di più sempre a lui è stata data la possibilità di dare l'ultima risposta e questo, a mio vedere, è scorretto.

Inoltre Testa fa affermazioni false, scorrette e poco precise.

Afferma, ad esempio, la totale assenza di emissioni serra nell'ambiente.

E’ vero solo nella parte della filiera che comprende la parte di produzione di energia; le altre sezioni della filiera producono co2 come le altre produzioni di energia elettrica.

Dice che gli amministratori di Paesi quali Russia, India, Cina e Brasile non sono scemi da usare tecnologie rischiose.

Intanto, i Paesi che da più tempo hanno a disposizione questo tipo di produzione ha rallentato se non fermato l'utilizzo del nucleare. Bisogna tener conto, inoltre, che molti paesi si trovano legati a filo doppio al nucleare, non per scelta attuale ma per un esagerato costo nella sua eventuale eliminazione, sia in termini economici che in termini di sostituzione alternativa; la Francia non può eliminare il nucleare perché ama questa tecnologia ma perché dipende da essa per l'80%.

Testa afferma che sarà il privato a sostenere i costi.

Falsissimo! In nessun paese il nucleare è sostenuto totalmente dal privato, anzi, se non ci fossero da sempre condizioni economiche favorevoli sostenute dai governi, i privati avrebbe lasciato perdere il nucleare già molti anni fa; gli stessi USA utilizzano quasi tutti i fondi che dicono destinati a favorire il nucleare, a sostegno invece di macchine obsolete che richiedono l'adeguamento sempre crescente ai più moderni obiettivi di sicurezza, con costi elevatissimi per Mwh sopportati solamente in quanto energia necessaria.

E' vero, spesso sono i privati a gestire le grandi cose, salvo poi ricattare i governi come sta facendo la FIAT che per risparmiare il sette per mille sui costi del prodotto finale ricatta i propri dipendenti nonché gli italiani tutti che da sempre sostengono questa azienda che comunque destina i profitti ai dividendi per gli azionisti e mai alla restituzione degli aiuti statali.

Teniamo conto anche dell'atteggiamento di Testa che presume un'ingenuità dell'italiano in genere, cosa funzionale al suo messaggio ma tremendamente scorretto per quelli che dovrebbero essere i suoi interlocutori finali, gli italiani appunto.

Per denunciare all’antitrust la scorrettezza e l’ingannevolezza dello spot telefonare allo: 800166661 dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 14:00.

Lo si po’ fare anche scrivendo una lettera o un fax scaricando il modello che si può ottenere cliccando su PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE E PUBBLICITA' INGANNEVOLE E COMPARATIVA

dal sito http://www.agcm.it/index.htm ed inviandolo ai seguenti recapiti:

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Piazza Verdi, 6/a
00198 Roma
tel. 06858211 - fax 0685821256

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