mercoledì 12 ottobre 2016

Tavolo della Trasparenza - Ottobre 2016

Da sx: Sindaco di Sessa Aurunca Silvio Sasso,
Incaricato Sogin, Ass. Fulvio Bonavitacola, dott. Matteocci (Ispra)

Lunedì 10 ottobre 2016 si è finalmente tenuto il nuovo Tavolo della Trasparenza  presso la sala conferenza della ex centrale nucleare del Garigliano.

Non molte sono le novità emerse e spiegate durante il Tavolo, oltre naturalmente la nuova rappresentanza regionale della Campania nella persona dell’Assessore all’Ambiente nonché vicepresidente Fulvio Bonavitacola che si è scusato per il ritardo della convocazione; si ricorda, infatti che, per legge, il Tavolo deve avere una cadenza semestrale, mentre dall’ultimo incontro i mesi passati sono ben 18.



Le domande che ponevamo come comitato hanno avuto tutte una risposta, più o meno soddisfacente.
Chiedevamo lo stato dei lavori riguardante lo smantellamento della ciminiera e questi, proprio negli ultimi giorni, hanno visto ultimare la fase di scarificazione del suo interno con lo smontaggio dell’impianto che dalla sommità della ciminiera stessa comandava un robot appositamente progettato e costruito. Ora, la ciminiera, è stata resa disponibile, con la sua decontaminazione interna, alla fase di abbattimento controllato che verrà avviato dopo l’installazione di una struttura che ne permetterà l’abbassamento progressivo.
Le polveri risultanti dalla scarificazione e le parti dei macchinari venuti a contatto con le sostanze radioattive verranno condizionate in matrici isolanti e stoccate all’interno del deposito D1 presente nel sito della centrale mentre, sia il robot che l’impianto che ne permetteva la gestione, verranno decontaminati diventando patrimonio della Sogin che li adopererà, su richiesta, anche all’estero. L’esperienza acquisita in queste operazioni, svolte per la prima volta proprio nella nostra centrale, che è nata come esperimento e come esperimento continua ad essere utilizzata, è divenuta un importante capitale della Sogin appunto.
I milioni spesi sono usciti dalle tasche degli italiani, quelli che la Sogin guadagnerà, torneranno, in qualche modo, nelle tasche degli Italiani quando la Sogin verrà pagata per utilizzare praticamente ciò che gli italiani le hanno permesso di imparare? Sappiamo che questa è una domanda polemica, ma dovete permettercela.

Altra domanda riguardava il riempimento del deposito denominato D1, vede le operazioni in piena attività. Ricordiamo che il deposito è nato come provvisorio ma finché non verrà costruito un deposito nazionale non potrà essere svuotato e smantellato e, visti i tempi della nostra politica, rischia seriamente di diventare definitivo.

La terza domanda da noi posta riguardava la trincea sequestrata nel dicembre 2012. Ci è stato risposto che già nel 2015 è stata dissequestrata e sono attive le operazioni di messa in sicurezza e svuotamento.
La quarta domanda verteva sull’avvistamento di mezzi della Sogin sul territorio, anche a grande distanza dalla centrale, nello specifico, nostri concittadini, hanno segnalato la presenza di un furgone-laboratorio nel territorio di Coreno Ausonio.
Questo furgone, in pratica, effettuava rilievi radiologici nella zona in epoca precedente allo smantellamento della ciminiera per essere poi comparati con quelli che verranno avviati successivamente all’abbattimento.

Le domande riguardanti i ristori ottenuti dai comuni cercheremo di fornirle successivamente in quanto, durante il Tavolo odierno, nulla è emerso se non che al Comune di Roccamonfina è stato riconosciuto un risarcimento di 23,70 Euri, ripetiamo, ventitre Euri e settanta centesimi; il sindaco di Roccamonfina per primo, si è meravigliato della consistente cifra e ne ha chiesto delucidazioni i vari attori presenti al Tavolo si sono ripromessi di fornire dettagli in futuro.

Per quanto riguarda il Deposito Nazionale ai posteri le risposte in quanto ancora non si è  individuato il territorio nazionale protagonista delle vicende che lo riguarderanno, la stessa ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), si è separata in due creando una nuova sezione, l’ISIN (Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione) per la quale si sono solamente designate alcune persone ma di incarichi veri e propri ancora non ne sono stati assegnati.

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