domenica 10 gennaio 2016

Interrogazione alla Regione Campania 6 gennaio 2014

Atto Consiglio Regionale
Interrogazione a risposta scritta - Art. 127, comma 4 del R.I.
00253/IX LEGISLATURA
Prot.281/SP Napoli, 06/10/2014
AL PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA
On.le Stefano CALDORO
=COMMISSARIO STRAORDINARIO PER LA
SANITÀ=
ALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE
On.le Giovannino ROMANO
=REGIONE CAMPANIA =
Oggetto: Interrogazione a risposta scritta ai sensi del comma 4, art. 127 del
Regolamento Interno - “Iniziative volte alla ricognizione effettiva dello
stato di salute del Comune di Sessa Aurunca (CE) volte all’attuazione di
precisi controlli e monitoraggio ambientale sulle attività di stoccaggio e
sulle possibili infiltrazioni di PET-COKE”
Premesso
che nel Comune limitrofo al territorio dell’Alto Casertano, Gaeta (LT), insiste un
porto commerciale di notevoli capacità e notevole traffico di carico e
scarico merci;
che tra le merci movimentate c’è il pet-coke;
che tale materiale combustibile, movimentato nel porto commerciale di Gaeta
(LT), viene trasportato con veicoli commerciali fino al deposito di Intergroup a
Sessa Aurunca (CE), dove insiste un deposito;
che in queste operazioni di carico, scarico e trasporto dovrebbero essere rispettate
tutte le norme di sicurezza;
Considerato
che è noto che il pet-coke contiene percentuali di zolfo notevolmente superiori a
quelle prescritte per i combustibili utilizzati in raffineria;
che siamo in presenza di un carbone artificiale ottenuto nell’industria petrolifera
dal processo di condensazione per piroscissione di residui petroliferi pesanti e
oleosi;
che il summenzionato pet-coke contiene una miscela di sostanze estremamente
pericolose, come idrocarburi policiclici aromatici (IPA ), metalli pesanti (vanadio,
nichelio), alto contenuto di zolfo (anche oltre il 7%) e cloro;
che le sostanze contenute nel pet-coke, oltre ad una tossicità intrinseca, sono
indicate anche come cancerogene (alcuni come il benzo-pirene-OMS-) e/o
mutagene;
che secondo studi scientifici, la prima proprietà provoca tumori di vario genere, la
seconda, modificazioni genetiche, da cui le malformazioni nei nascituri;
Tenuto conto
che prima dell’approvazione e pubblicazione del decreto-legge 22 febbraio
2002, n. 12, convertito con Legge del 6 maggio 2002, n. 82, in Italia vigeva il
divieto di utilizzo del pet-coke quale combustibile alternativo e fino allora
considerato, dalla “Legge Ronchi” scarto tossico;
delle numerose rimostranze manifestate dalle Associazioni e Comitati
ambientalisti, su tutte, Legambiente e il WWF, che, con grande coraggio e spirito
di iniziativa, manifestano tutto il loro legittimo dissenso avverso la norma
adottata dall’allora Governo Berlusconi, rappresentando che tale decisione
assunta rischiava di trasformare il nostro Paese in una pattumiera dove si possono
scaricare migliaia di tonnellate di pet-coke, provenienti da ogni parte del mondo;
Considerato altresì che
che i luoghi deputati allo stoccaggio di questo materiale insiste sul territorio del
Comune di Sessa Aurunca (CE) - Località Cancello - all’altezza del km 158,400
della S.S. Appia, nei pressi del fiume Garigliano e praticamente a fianco della
strada ferroviaria, in piena zona agricola, con la presenza di pescheti e allevamenti
di bufale dal cui latte;
che se non rispettate tutte le norme igieniche del caso si può incorrere nel serio
rischio di inquinamento del suolo, del sottosuolo e della falda acquifera, nonché
l’aria, liberando polveri sottili;
che il trattamento (carico, scarico e deposito) del Pet-coke deve seguire le regole
dettate dal decreto del Ministero della Sanità (28-4-1997) concernente il trasporto
di sostanze pericolose;
SI INTERROGANO, AI SENSI DELL’ART. 124, COMMA 4, IL PRESIDENTE DELLA
GIUNTA REGIONALE, GIA’ COMMISSARIO AD ACTA ALLA SANITA’ E L’ASSESSORE
ALL’AMBIENTE, ON.LE GIOVANNI ROMANO, PER CONOSCERE:
se sono a conoscenza dei fatti sovraesposti;
se sono stati predisposti controlli ed effettuati interventi di monitoraggio
ambientale, per quanto compete alla Regione Campania, per il tramite
dell’Arpac di Caserta;
quali azioni e misure concrete si intendono adottare, con doverosa
urgenza, per eliminare i possibili pericoli per la salute umana.
- Gennaro OLIVIERO (PSE) -

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