mercoledì 6 gennaio 2016

Secondo Esposto di Legambiente contro il deposito di pet-coke


Circolo Legambiente “Alfredo Petteruti”
Via XXI Luglio 107
Sessa Aurunca (CE)

Sessa Aurunca, 11 Aprile 2014
Alla Procura della Repubblica
Dott.ssa Raffaella Capasso
S. MARIA C.V.
Alla Procura della Repubblica
CASSINO
Al dott. Luigi Tommasino, Sindaco del Comune di
SESSA AURUNCA
Al dott. Pasquale Sarao Caposettore Uff. Ambiente Comune di
SESSA AURUNCA
All ‘On Giovanni Romano, Assessore dell’Ambiente Regione Campania
NAPOLI
Al Prof. Paolo Bidello, Assessore Ambiente della Provincia di
CASERTA
Al dott. Delle Femmine ARPAC
CASERTA
Alla Dott.ssa Maria Luigia Trabucco, Responsabile Servizio Ecologia ASL CE
SESSA AURUNCA
Al Commissariato P.S.
SESSA AURUNCA
Alla Stazione Carabinieri
SESSA AURUNCA
Al Corpo Forestale dello Stato
CASERTA
Al Presidente Legambiente Campania
NAPOLI
Al  dott. Fabio Refrigeri, Assessore Infrastr., Politiche abitative, Ambiente della Regione Lazio
ROMA
Al dott. Eugenio Maria Monaco, Funzionario Regione Lazio
ROMA
infoambiente@arpalazio.it

Alla STAMPA

OGGETTO: bonifica cunette adiacenti a sito pet-coke su S.S. Appia al km 158,400  direzione
                    Caserta

Gentili signori, da quanto evidenziato nelle foto allegate, si sta procedendo a quella che viene definita bonifica, ossia una copertura con materiale plastico, delle cunette della via Appia, adiacenti al sito di stoccaggio del pet-coke, intrise di olii  e grassi. Su alcuni nastri è apposta anche la scritta “area potenzialmente contaminata”Vorremmo sapere se,  prima di procedere alla copertura,
  • si siano effettuati  carotaggi e/o esami specifici per accertare quanto e per quanto tempo le sostanze inquinanti sono penetrate nel terreno;
  • se si è proceduto a prelevare e ad  analizzare il materiale che vi è depositato;
  • a quale profondità è penetrato nel terreno;
  • se è penetrato nella falda acquifera che si trova a non grande profondità e con il fiume Garigliano a circa 100 metri di distanza.
Inoltre vi sottoponiamo di nuovo i quesiti scritti nel precedente esposto.
Le iniziative poste in atto riguardano esclusivamente la parte esterna del sito di stoccaggio del pet-coke, o si sta procedendo ad approfondire i quesiti che sono stati proposti nell’esposto spedito per email o fax il giorno 31 marzo 2014?
Intanto ve li riproponiamo:
Ø Esiste un progetto presentato da INTERPORT?
Ø Esiste una Valutazione di Impatto Ambientale?
Ø Quale superficie occupa il sito di stoccaggio del pet-coke?
Ø Qual è la capacità di stoccaggio?
Ø E’, oggi, la stessa per la quale è stata autorizzata nel 1991?
Ø Quanti autotreni arrivano in  un anno?
Ø Con quante tonnellate?
Ø Qual è la ditta che provvede al trasporto e con quale autorizzazione?
Ø Da quali Paesi arriva il pet-coke?
Ø Dove viene portato dopo lo stoccaggio sul sito dell’Appia?
Ø Quali altiforni va ad alimentare?
Ø Esiste un registro di carico e scarico?
Ø Chi controlla le bolle di accompagnamento?
Ø Perché lo stoccaggio di sostanze così pericolose avviene a cielo aperto?
Ø A quale profondità si trova la falda acquifera?
Ø Perché il sito non è stato dislocato in zona industriale?
Ø Chi ha autorizzato lo scavo del canale Papero Bis?
Ø Dove finiscono le acque meteoriche e quelle utilizzate per bagnare il pet-coke?
Ø Ne è stata mai fatta una valutazione qualitativa e quantitativa?

                                      La responsabile del Circolo Legambiente
Giulia Casella
P.S. Si chiede inoltre:
Ø  esistono vasche dis-oleatrici?
Ø  dove vengono scaricate  le acque del canale detto “Papero bis”?

Ø  dopo quale eventuale trattamento disinquinante?

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